lunedì 5 settembre 2016

Funghi atipici

Si chiamano così perchè non hanno gli elementi tipici dei funghi (gambo e cappello). Sono di scarso interesse per il cercatore (a parte il tartufo). Trattiamo perciò solo i più comuni:

Vescia
La vescia è un fungo molto conosciuto, da molti trascurato. Alcuni tipi sono anche buoni, l’unica vescia velenosa è la Scleroderma citrinum che ha superficie esterna giallastra, con squamette, senza gambo, ma con ciuffo radicante. La carne biancastra diventa presto grigio-lilla e poi assume un colore nerastro con venature biancastre. La carne è molto soda e con odore sgradevole. Tutti gli altri tipi di vesce sono commestibili ed hanno carne bianca e molle.
Alcune (vescia perlata e vescia a scacchi) hanno un peduncolo o gambo corto mentre la vescia gigante (bovista) non ha gambo, esternamente è liscia, senza aculei e priva di squame. Può raggiungere dimensioni enormi (fino a 50 cm). La vescia perlata è ricoperta da aculei conici, mentre la vescia a scacchi è ricoperta da verruche.
NB – tagliare sempre le vesce, sia per controllarne la freschezza (carne bianca) sia per accertarsi che non si tratti di un’amanita nascente (in tal caso si vede all’interno il fungo in formazione)

Spugnola
E’ un fungo a forma di spugna. La più comune è la morchella esclulenta (spugnola maggiore) che ha le seguenti caratteristiche :
- Corpo rotondeggiante, gambo ingrossato alla base e rugoso-scanalato
- Alveoli ampi ed irregolari, somiglia molto ad una spugna
- Colori da giallo-arancio a giallo-bruno
- Cresce nei boschi a primavera (MAR-MAG)

E’ commestibile anche la morchella conica (spugnola conica), con le
seguenti caratteristiche :
- Forma conica, costature longitudinali più marcate delle striature trasversali
- Colore grigio-chiaro o rosa-pallido che tende al bruno
- Cresce nei boschi di abete bianco, a primavera (MAR-MAG)

L’unica spugnola velenosa (può essere mortale) è la Gyromitra esculenta (falsa spugnola) :
- Cappello bruno-rossastro, superficie cebriforme
- Gambo tozzo, biancastro

NB – per tutte le spugnole commestibili è consigliabile una bollitura per eliminare le tracce di acido elvelico presente in questi funghi e buttare l’acqua di bollitura. Così facendo si evita il rischio di vertigini.

Ditola
Sono funghi con fitte ramificazioni, ad alberello. Chi non le conosce bene è meglio che le eviti. Infatti una è commestibile (Ramaria aurea), mentre altre (Ramaria mirei e Ramaria formosa) sono velenose.

Ramaria aurea o ditola aurea detta anche manina:
- rami giallo-oro, punte giallo-oro, diramazione finale coralliforme
- carne e spore bianche

Ramaria mairei o ditola pallida :
- rami giallo-grigiastri, punte lilla-pallido
- carne amara, provoca coliche e violento effetto diarroico

Ramaria formosa o clavaria gigante :

- ramificazioni sottili, cilindriche, allungate, ramificate
- estremità bifide o forcate, giallo-limone
- carne bianca che al taglio vira al rosa; provoca disturbi gastrici

Clavarie
Sono funghi a forma di clava. Pochi sono i commestibili.

Clavaria pistillaris (mazza d’Ercole): da scartare
- forma di clava completa, superficie liscia leggermente solcata longitudinalmente, ha la carne amara
Clavaria truncatus (mazza troncata) : commestibile
- forma a fico schiacciato, superficie rugosa, carne dolce

Sparassis (cavolfiore) : commestibile
- fungo sodo, giallastro, ramificazioni piatte, ondulate, intrecciate, carnose
- carne con sapore gradevole, odore di noce
- cresce nei boschi di conifere, sui tronchi o ceppaie in autunno
- consumare solo carpofori giovani

NB – sui tronchi di quercia cresce la Sparassis luminosa che a prima vista somiglia alla Grifola umbellata.

mercoledì 17 agosto 2016

Altri funghi non lamellati

Funghi con aculei
Il gruppo comprende molte specie lignicole ma di scarso interesse. E’ interessante solo Hydnum repandum (steccherino dorato) che ha le seguenti caratteristiche :

- Aculei di colore giallo-pallido sotto al cappello
- Gambo tozzo, giallo-biancastro
- Carne biancastra che al taglio diventa giallognola
- Sapore leggermente amarognolo
- Cresce nei boschi, nel periodo GIU-OTT
- Gli esemplari vecchi non sono più commestibili
- Si consiglia una leggera pre-bollitura prima di utilizzarli
- Prima di cucinarli eliminare gli aculei perché sono amari

NB – questo fungo potrebbe essere confuso con Cantharellus cibarius che però ha pliche o nervature decorrenti e non aculei ed inoltre ha forma ad imbuto. Entrambi sono comunque commestibili.

Funghi con nervature o pliche

Questi funghi (varie specie) non hanno lamelle vere ma pliche o venature, decorrenti, ramificate o biforcate; sono in genere imbutiformi, senza anello né volva, hanno spore bianco—vetrose (ialine), crescono solo nei boschi.
Nessun fungo di questo gruppo è tossico.
Alcuni hanno il gambo cavo e si distinguono dal colore del cappello:
- Cantharellus friesii : cappello giallo-arancio
- Cantharellus lutescens : cappello bruno-castano
- Cantharellus tubaeformis : cappello grigio

Altri hanno il gambo pieno e si distinguono dal colore del cappello:
- Cantharellus carbonarius : cappello grigio
- Cantharellus clavatus : cappello rosa-violaceo
- Cantharellus cibarius : cappello giallo-uovo (gallinaccio)

Come detto nessun Cantharellus è tossico, ma non bisogna confonderli
con : Paxillus involutus (velenoso) che ha :
- Spore bruno-ocracee, non bianche
- Carne gialla , che diventa marrone al taglio
- Lamelle vere, fitte, che si staccano facilmente dal cappello. Diventano marrone se premute.

I Cantharellus possono essere confusi anche con : Clitocybe olearia (velenoso) che ha :
- Lamelle vere, sottili , fitte, separabili dal cappello,numerose lamellule
(ovviamente le pliche o nervature dei Cantharellus non sono separabili dal cappello)
- Cappello (rosso-brunastro), più scuro del gambo
- Base del gambo appuntita e brunastra
- Cresce in gruppi, presso ceppaie di latifoglie, mai di conifere
(i Cantharellus non crescono in gruppi, ma isolati l’uno dall’altro)

I Cantharellus possono essere confusi (senza conseguenze) anche con H. aurantiaca (falso gallinaccio, commestibile) che però ha :

- Lamelle vere, sottili, facilmente staccabili dal cappello
- Parte bassa del gambo bruno-nerastra
- Carne di sapore amarognola, allappante
- Cresce nei boschi di conifere, mai di latifoglie


Alla famiglia dei funghi con pliche o venature (e non lamelle) appartiene anche il Craterellus (trombetta dei morti); ha forma di tromba con venature e striature scure all’esterno. Gambo cavo, nerastro, sottile alla base. Spore di colore grigio-scuro. Cresce a SET-NOV nei boschi di faggi e querce. E’ un buon commestibile, malgrado l’aspetto.

lunedì 1 agosto 2016

Funghi con tubuli


Questi funghi non hanno le lamelle sotto il cappello, ma tubuli o pori (comunemente detti spugnetta)
Se i tubuli sono separabili dal cappello il fungo è un Boleto o porcino,
se i tubuli non sono separabili dal cappello si tratta di un polyporo.

I Boleti (porcini)

Nessun boleto è mortale, alcuni, veramente pochi e facilmente riconoscibili, sono tossici. Sono tutti funghi di bosco.
Attenersi a queste regole molto semplici: sono commestibili i porcini che hanno la carne bianca immutabile (non la carne che vira al blu, né la carne gialla) e che non hanno i pori rossi (ma bianco/gialli o verde/oliva)
Ovviamente c’è anche qualche porcino la cui carne all’aria diventa azzurra o blu ed è commestibile e c’è perfino qualche fungo con i pori rossi che è commestibile, ma chi non è esperto deve attenersi alle due regole enunciate prima.
A titolo di esempio non è commestibile il B. pepatus, che ha pori color ruggine e carne giallo-oro: ha infatti un sapore aspro ed amaro;
non è commestibile il B. tylopilus felleus o porcino del fiele, che ha pori carnicini e carne giallognola : sapore molto amaro.
Non sono commestibili alcuni funghi a pori rossi e carne che vira al blu
(B. satanas, B. satanoides), però alcuni porcini con carne che vira lentamente ad azzurro e non hanno i pori rossi sono commestibili (B. dorato, B. baio, B. volpinus, Porcinello rosso, Porcinello grigio, ecc), tuttavia chi non li conosce fa bene a scartarli, perché la carne non è bianca immutabile.
Comunque moltissimi sono i porcini che hanno carne bianca immutabile e non hanno i pori rossi, sono tutti commestibili ed alcuni sono pregiati :
(B. edulis, B. pinicola, B. reticulatus, B. aereus, B. regius, B. castaneus, B. impolitus, ecc). Impossibile elencarli tutti.


Polypori

Sono funghi con tubuli non separabili dal cappello. Molti sono arboricoli, a mensola, con superficie vellutata, senza gambo o con gambo corto laterale; Nessun fungo di questo tipo è tossico; alcuni sono buoni, altri immangiabili perché coriacei o con sapore acidulo-amarognolo.
Per gli esperti e gli appassionati ne elenco alcuni:

- Polyporus ovinus
- Polyporus cristatus
- Polyporus pes-caprae
- Fistulina epatica (lingua di bue)
- Grifola umbellata
- Grifola frondosa

giovedì 28 luglio 2016

Altri funghi lamellati omogenei senza anello

A parte gli Igrofori (che sono tutti commestibili) appartengono a questo gruppo moltissimi funghi, con lamelle attaccate al gambo (non libere),
alcuni molto velenosi (Paxillus, Entoloma, Inocybe Patouillardi, Hypholoma, Hebeloma), qualcuno buono (gomphidius, lepista, clitopilus) ma non pregiato, ed altre specie che hanno funghi commestibili e funghi tossici (Clitocybi, Tricholoma).
Chi non è esperto fa bene a tralasciare tutti i funghi lamellati omogenei senza anello tranne gli Igrofori e il tricholoma georgii (spinaruolo, detto anche fungo saetta).
Degli Igrofori abbiamo già detto (hanno spore bianche e lamelle cerose, oltre ad essere lamellati omogenei senza anello), degli spinaruoli si può dire che :

- Hanno spore bianche, come tutti i tricholoma e gli Igrofori
- Cappello bianco-panna, crema , leggermente eccentrico, margine involuto, spesso lobato
- Lamelle bianco-giallastre, fitte, attaccate al gambo, smarginate
- Carne bianca, soda, odore di farina
- Crescono esclusivamente a primavera, negli spazi aperti, nei cerchi delle streghe (riconoscibili per l’erba più verde)

NB - E’ difficile confonderli con gli Igrofori che hanno le lamelle cerose, rade e decorrenti. Si potrebbero confondere con il Clitopilus (falso prugnolo) che pure è commestibile e cresce nelle zone del porcino. da Agosto a Ottobre (mai a primavera)

martedì 22 marzo 2016

Funghi lamellati omogenei

Questi sono funghi lamellati con gambo centrale, sfilacciabile, ma il cappello non si stacca dal gambo, hanno cioè le lamelle non libere ma attaccate al gambo. Ne sono moltissimi, ma in verità pochi sono appetibili ed alcuni sono molto velenosi.
Per poterli riconoscere conviene suddividerli in tre gruppi :

- quelli che hanno la cortina tra gambo e cappello (cortinari)
- quelli che hanno l’anello (chiodini, rozites, stropharia)
- quelli che non hanno l’anello (igrofori, paxillus, clitocybe, lepista, gomphidius, entoloma, inocybe, hebeloma, tricholoma, ecc.)


Cortinari

La cortina è un velo filamentoso che come un ragnatela unisce il bordo del cappello al gambo. I funghi nascono con la cortina ben visibile, ma spesso da adulti, ne conservano solo tracce.
Con i cortinari non si può essere superficiali; alcuni (cortinarius orellanus, cortinarius speciosissimus) sono molto velenosi.

Pochissimi sono quelli commestibili ; attenersi alla seguente regola :

ritenere commestibili solo quelli che hanno odore gradevole e carne bianca immutabile (es. cortinarius varius e leucortinarius bulbiger)

Il cortinarius orellanus ha la carne giallo-zafferano, mentre lo speciosissimus ha la carne giallo-rossastra. Il prima cresce nei boschi di latifoglie, il secondo nei boschi di conifere.
Scartare anche i cortinari viscidi o che hanno odore disgustoso. Tutti hanno le spore color ruggine tranne il leucocortinarius bulbiger che le ha bianche.

Chi non vuole correre rischi eviti i cortinari.
Quelli commestibili non hanno un gran sapore



Funghi lamellati omogenei con anello

I chiodini

Sono funghi lamellati, omogenei, con anello; in genere sono arboricoli, crescono cioè in gruppo sul tronco di determinate piante.
Attenzione : molti chiodini sono tossici.

Evitare quelli che hanno : carne giallo-zolfo, lamelle scure, odore sgradevole, sapore amaro e quelli che non hanno l’anello.

I chiodini buoni hanno carne bianca o biancastra, odore e sapore gradevole.

Ecco alcuni chiodini più comuni :

Armillaria mellea (chiodino buono) : carne biancastra, spore bianche
Attenzione:
- è tossico se raccolto dopo una gelata. Si consiglia sempre una prebollitura.
- non confondere con Clitocybe olearia, velenoso, che però non ha l’anello ed ha la carne gialla

Pholiota aegerita (piopparello) : spore rossicce, carne bianca, odore e
sapore gradevole. Anello bianco. Cresce esclusivamente su pioppi e salici.
Contrariamente a Armillaria mellea non teme il gelo.

Pholiota mutabilis : bordo igrofano, umbone centrale più scuro, carne biancastra, odore e sapore gradevole.
Cresce sui tronchi di latifoglie, specialmente sui faggi.

NB – il Clitocybe tabescens è un chiodino con lamelle giallo-crema , carne biancastra e senza anello, odore gradevole, è commestibile; se non si è sicuri di riconoscerlo meglio tralasciare.


Funghi lamellati omogenei terricoli con anello

Degni di nota sono solo due funghi :
- Pholiota grinzosa (rozites caperata) : spore rossicce
- Stropharia ferrei : spore nere

Il primo cresce nei boschi misti, il secondo nei campi e sui detriti organici. Il primo ha un buon sapore, l’altro è scadente e potrebbe essere confuso con il prataiolo che però ha le lamelle libere e le spore rossicce/violette.


Funghi lamellati omogenei senza anello

Sono molto più numerosi di quelli che hanno l’anello ma, a parte un intero gruppo (igrofori) tutti buoni, gli altri sono quasi tutti tossici o scadenti, salvo qualche fungo pregiato (tricholoma georgii detto spinaruolo o prugnolo).
Naturalmente tutti hanno gambo centrale, sfilacciabile, non separabile dal cappello (lamelle attaccate al gambo) e senza anello.


Igrofori (hygrophorus)

Vale la pena imparare a conoscere questi funghi perché sono presenti, con le varie specie, in tutti i terreni (dai boschi ai pascoli aperti) ed in ogni tempo (da marzo a inverno inoltrato). Alcuni hanno sapore eccellente, altri meno buono, ma nessuno è tossico, purchè il fungo raccolto sia un igroforo.

A solo titolo di esempio :

crescono nei boschi di conifere : H. agathosmus, H. pudorinus, H. leporinus, H. hypothejus, H. limacinus, H. caprinus, H. erubescens, H. capreolarius, H. atramentosus, H. hyacinthinus, H. pustulatus, ecc.

- crescono nei boschi di latifoglie: H. poetarum, H. penarius, H. eburneus, H. cossus, H. dichrous, H. russula, H. eburneus,

- crescono nei boschi misti : H. discoideus, H. marzuolus, H. chrysodon

- crescono nei prati e nei pascoli : H. niveus, H. pratensis, H. conicus, H. punicea, H. psittacina, H. virgineus

Elementi caratteristici degli Igrofori:

1) hanno le spore bianche : questo evita la confusione con il gomphidius (spore nerastre), con il paxillus (spore bruno/ocracee), con l’enteloma (spore rosa), con l’inocybe (spore bruno/nerastre), con l’hypholoma (spore bruno/violette), con l’hebeloma (spore bruno/ocracee). A parte il gomphidius tutti gli altri sono velenosi.

2) hanno le lamelle cerose, spesse, rade e distanziate tra loro, bianche o biancastre : questo evita la confusione con le clitocybi che hanno lamelle sottili, fitte e molto decorrenti . L’unica clitocybe con le lamelle rade è la C. clavipes, che è un ottimo fungo commestibile.


Descrizione di alcuni igrofori “appetibili” :

H. marzuolus :

- nasce a primavera (marzo-maggio) nei boschi di conifere e misti, tra muschi e foglie, anche sotto la neve.
- cappello carnoso, grigio-perla che tende a diventare grigio-scuro, 5-12 cm
- gambo tozzo, pieno, grigiastro
- lamelle rade, spesse e cerose, poco decorrenti, biancastre (tendono al grigiastro), alcune biforcate
- carne bianca, soda, consistente

NB – è il primo fungo della stagione, ancora prima dello spinaruolo (tricholoma georgii), con il quale è impossibile confonderlo. Sono entrambi pregiati.

H. caprinus
:

- cresce nei boschi di conifere, AGO-OTT, nelle zone muschiose
- cappello grigio/fuligginoso, diametro 5-15 cm
- gambo robusto, claviforme, grigiastro, più chiaro alla base ove è ricoperto da micelio fioccoso
- lamelle rade, spesse, poco decorrenti, bianche (tendono al giallastro),
- carne bianca, tenera, soda, leggero odore di muffa
- fibrillature su gambo e cappello


H. poetarum :

- cresce nei boschi di faggi e querce, SET- NOV
- lamelle bianche, poco decorrenti, distanziate e spesse
- cappello grande, anche 20 cm
- gambo pieno, robusto, affusolato alla base, pruinoso nella parte alta
- carne bianca, odore e sapore delicato; tutto il fungo è di colore chiaro

H. punicea (igroforo rosso) :

- cresce nei prati e nelle zone erbose dei boschi, SET-NOV
- gambo lungo, robusto, rosso/arancio, biancastro alla base
- cappello rosso vivace, conico/campanulato umbonato, 6-11 cm
- non diventa nerastro con l’età né col tatto (come H. cossus)

H. pratensis (igroforo dei prati):

- cresce nei prati e nei pascoli di montagna, SET-NOV
- lamelle decorrenti, color nocciola chiaro, rade, anastomatizzate
- gambo pieno, cilindrico, affusolato alla base
- cappello a campana, umbone nocciola chiaro, giallo-arancio, 4-8 cm

NB – a questo fungo somiglia H. leporinus che però cresce sotto le conifere, stesso periodo ed è commestibile. Potrebbe essere confuso con il Cantharellus cibarius, che è pure commestibile e non ha le lamelle ma le venature.

Esistono molte altre specie di Igrofori, sia nei boschi che nei prati ma sono trascurabili o perché hanno un cattivo odore, oppure carne inconsistente; sono in genere di piccola taglia e non ne vale la pena cerarli né raccoglierli.
Ne esiste uno solo “appetibile” ed è H. russula, che è anche l’unico igroforo che ha le lamelle fitte e sottili come una russula, ma non è una russula (come si sa il gambo delle russule si spezza trasversalmente ed inoltre le russule hanno le lamelle libere). A parte questo H. russula la si può trovare in autunno nei boschi di latifoglie ed è commestibile. Ha lamelle bianche decorrenti con dentino, fitte, sottili, gambo grosso rastremato, odore gradevole, carne bianca compatta che vira al rosa.


Note per la sicurezza

- nessun igroforo è tossico, ma alcuni sono immangiabili per il cattivo odore o per il sapore amaro della carne : scartare quindi tutti i funghi che hanno un odore sgradevole. Così facendo si evitano anche i Tricholoma non commestibili.

- molti igrofori piccoli e bianchi si possono confondere con le clitocybi bianche di piccola taglia che sono velenose; queste hanno però le lamelle fitte, non rade. L’unica clitocybe a cappello bianco commestibile è la C. gigantea, di grande dimensione (cappello fino a 40 cm), ha lamelle molto fitte, cresce nei prati e odora di farina vecchia.

- la possibile confusione con le clitocybi dal cappello colorato (non bianco) non è nociva perché tali funghi (a meno della c. olearia) sono commestibili; comunque basta osservare le lamelle, se sono fitte o meno. La clitocybe olearia è arboricola (cresce in gruppi ai piedi delle latifoglie) ed ha le lamelle giallo-zolfo, molto fitte.

- I tricholoma hanno le spore bianche e le lamelle adnate; l’unico tricholoma pregiato nasce a primavera (spinaruolo o prugnolo), insieme con il primo igroforo (H. marzuolus) e sono inconfondibili tra loro, anche perché il marzuolus nasce nei boschi. E’ impossibile confondere qualsiasi igroforo con il tricholoma pardinum o tigrinum, che è anche l’unico tricholoma veramente pericoloso. Altri tricholoma da evitare di solito hanno un odore sgradevole e basta questo per scartarli. Comunque i tricholoma sono tutti di bosco.



martedì 16 febbraio 2016

Altri funghi a lamelle libere
Limacelle – Lepiota – Coprinus – Marasmius


Questi funghi hanno le stesse caratteristiche di base delle Amanite e dei Prataioli (fungo lamellato, gambo centrale e sfilacciabile, cappello separabile dal gambo), ma si distinguono per alcune peculiarità.


Limacelle

- hanno l’anello ma non la volva (come i prataioli)
- hanno le spore bianche (come le Amanite)
- hanno le lamelle crema (le amanite mortali le hanno bianche)
- la cuticola del cappello è liscia, senza squame
- odore di farina (come i prataioli)
- carne soda e bianca
- si trovano nei boschi di conifere
Attenzione: => non confondere con le AMANITE (che hanno volva e lamelle bianche)


Lepiota

Appartiene a questo gruppo la mazza di tamburo (macrolepiota procera) che in realtà è l’unica veramente commestibile e si distingue per le sue dimensioni. Le lepiota di piccola taglia sono velenose.
Le Lepiota hanno le stesse caratteristiche delle Limacelle (anello ma non volva, spore bianche, lamelle crema) ma hanno le squame sul cappello. Le lepiota commestibili hanno queste caratteristiche :

- anello scorrevole sul gambo
- gambo bulboso (ingrossamento alla base)
- odore gradevole
- grandi dimensioni

In particolare la mazza di tamburo ha queste caratteristiche :

- anello con doppio bordo, scorrevole sul gambo
- gambo bulboso, tigrato in avorio e marrone chiaro, screziato, cavo
- carne bianca, odore gradevole
- cappello con mammellone scuro al centro (umbone), chiuso a mazza di tamburo nel fungo giovane
- raggiunge grandi dimensioni (in altezza e diametro)
- cuticola squamosa, scaglie color marrone su fondo bianco-crema

NB - sono commestibili anche macrolepiota rhacodes, peullaris ed escoriata: hanno le stesse caratteristiche della mazza di tamburo (anello scorrevole, gambo bulboso, ecc).
Sono invece velenose quelle di piccola taglia (helveola, crestata , ecc)


Coprinus

In questo gruppo l’unico fungo degno di stima è il coprinus Comatus, che le seguenti caratteristiche :

- è un fungo lamellato, con gambo centrale, sfilacciabile, lamelle libere, con anello ma senza volva, spore bianche, lamelle bianche nel fungo giovane che diventano nere liquescenti nell’adulto.
- ha il cappello a campana, con squame, gambo cavo e spugnoso.
Il fungo è molto buono ma molto delicato.
Raccogliere solo esemplari con lamelle bianche e staccare subito il cappello.



Marasmius

Questo comunissimo e inconfondibile fungo a lamelle libere, non ha né anello né volva. Cresce abbondante nei prati. L’unica specie commestibile è il marasmius oreades (detto gambesecche).
Ha le seguenti caratteristiche :

- gambo tubuloso, duro, sottile
- cappello umbonato, camoscio chiaro
- lamelle bianco-crema, piuttosto rade
- spore bianche
- odore e sapore gradevoli
- cresce nei prati dalla primavera all’ autunno

Il gambo è immangiabile, perciò utilizzare solo il cappello
Altre specie di marasmius crescono su detriti vegetali, hanno odore disgustoso; alcuni hanno lamelle scure e carne amara. Scartare.

lunedì 11 gennaio 2016

i prataioli

Fungo lamellato, gambo centrale sfilacciabile e separabile dal cappello, (lamelle libere), solo anello (senza volva)


A questo gruppo appartengono, come visto, varie specie; le più interessanti sono : psalliota (prataioli), lepiota, limacella, coprinus. Tutte hanno le stesse caratteristiche elencate nel titolo, e comprendono funghi commestibili e funghi tossici. E’ necessario perciò individuare altri elementi per distinguerle tra di loro. Ci aiuta il colore delle lamelle ed il colore delle spore.
Per vedere il colore delle spore riporto dal mio e-book (I Funghi – vademecum del cercatore- Editore : www.youcanprint.it):

“Per osservare il colore delle spore prendere un fungo adulto, tagliare il gambo all’altezza del cappello, mettere due cartoncini, uno nero ed uno bianco, affiancati, su un piano , in un posto non ventilato, adagiare il cappello del fungo capovolto sui due cartoncini in modo che metà del cappello si trovi sul cartoncino nero e l’altra metà sul cartoncino bianco e lasciare indisturbato il fungo per almeno 12 ore. Sollevare delicatamente il cappello dai cartoncini ed osservare il colore della polvere sporica caduta dal fungo”.


Psalliota (prataioli)

Oltre alle caratteristiche riportate nel titolo, questi funghi hanno anche spore bruno-violette e lamelle rosee (che tendono a scurirsi nel fungo adulto).

Non per tradire una mia convinzione (“ è pericoloso identificare un fungo per confronto con una foto”), ma per dimostrarne la fondatezza inserisco due mie foto sui prataioli.



Questa foto mostra un prataiolo nel suo ambiente, ma potrebbe essere un’amanita (mortale). Si suppone che sia un prataiolo ma non v’è certezza.

La foto successiva è una delle rare foto che mettono in evidenza molte caratteristiche fondamentali del prataiolo. Dalla foto si vede che :
- Il fungo è lamellato
- Il gambo è centrale
- Il gambo sembra sfilacciabile (è necessario verificare)
- Il cappello è separabile dal gambo (lamelle libere)
- Sul gambo c’è solo l’anello
- Le lamelle sono rosee
Ovviamente nulla si può dire del colore delle spore : da verificare



Dunque neppure questa foto ci può dare la certezza che quel fungo è un prataiolo. Dopo aver verificato che il gambo è sfilacciabile e che il colore della polvere sporica è bruno-violetto (controllo che si fa solo su qualche esemplare adulto) possiamo finalmente dire che questo fungo è certamente un prataiolo.
Ma possiamo mangiarlo tranquillamente?

Attenzione : molti cercatori ignorano che esistono anche i prataioli velenosi (ma non mortali).
Ve ne sono in particolare due specie :
- psalliota infida : odore di acido fenico anzicchè di farina
- psalliota xanthoderma : odore di acido fenico anzicchè di farina; la carne della base del gambo al taglio diventa subito giallo-cromo

Come si vede è facile riconoscere i prataioli tossici, ma il vero pericolo per chi non conosce bene i prataioli è la possibilità di confonderli con altri funghi veramente velenosi, alcuni mortali. Questo è forse il motivo per cui in molti paesi non raccolgono i prataioli.

Vediamo con quali funghi velenosi possono confondersi i prataioli e quali sono le differenze importanti :
- amanite mortali : hanno la volva, hanno spore e lamelle bianche
- clitocybi bianche : non hanno l’anello, hanno lamelle decorrenti (non libere) ed hanno le spore bianche
- tricholoma velenosi : non hanno l’anello, hanno lamelle attaccate al gambo (non libere) e le spore bianche
- enteloma livido : non hanno l’anello, le lamelle non sono libere
- hebeloma : non hanno l’anello, le lamelle non sono libere, spore rosa
- inocybi velenose : non hanno l’anello, le lamelle sono annesse (non libere), odore di muffa (e non di farina)

NB - come si vede la presenza dell’anello e le lamelle libere sono elementi fondamentali per non correre brutti rischi.


Infine la possibile confusione con due funghi che hanno l’anello, ma non le lamelle libere, non è dannosa perché sono entrambi commestibili :
- pholiota grinzosa (rozites) : anello, spore rossicce, lamelle adnate
- stropharia : anello, lamelle adnate, spore nere

Nel prossimo articolo conosceremo gli altri funghi con anello e lamelle libere.

martedì 5 gennaio 2016

Fungo lamellato, gambo centrale sfilacciabile


Tutti i funghi lamellati, con gambo centrale, che non siano Russule o Lattari (gambo non sfilacciabile) hanno il gambo sfilacciabile perché costituito da fibre longitudinali. E’ un gruppo enorme che comprende funghi pregiati e specie mortali.

Dopo aver constatato il gambo sfilacciabile, il cercatore deve verificare se:
il cappello è separabile o non separabile dal gambo

Il cappello è separabile se le lamelle sono staccate dal gambo, sono cioè libere, si fermano prima di arrivare al gambo, mentre non è separabile se le lamelle sono attaccate al gambo (adnate, annesse, decorrenti, ecc.).
I funghi del primo gruppo sono detti eterogenei, quelli del secondo gruppo sono detti omogenei.

Se il fungo è eterogeneo (cioè lamelle libere, cappello separabile dal gambo) bisogna osservarlo attentamente per vedere se ha:

- Volva e anello => è un’ amanita (attenzione, vedi appresso)
- Solo volva => sono le volvarie (tralasciare, sapore scadente)
- Solo anello => psalliota (prataiolo), lepiota, limacella, coprinus
- Né volva né anello => marasmius (gambe secche)


Amanita : gambo centrale, sfilacciabile, separabile dal cappello (lamelle libere), con volva ed anello

Scartare tutte quelle che hanno le lamelle bianche; tra queste alcune sono mortali (A. falloide, A. verna, A. virosa), altre sono molto tossiche (A. muscaria, A. panterina) ed altre sarebbero commestibili ma hanno sapore scadente e c’è il pericolo di confonderle con quelle velenose.

L’unica amanita pregiata e molto ricercata è A. caesarea (ovulo buono) che ha le lamelle color giallo/oro. Il fungo con il quale può essere più facilmente confuso è l’amanita Muscaria, ma questa ha volva, anello, gambo e lamelle bianche, mentre l’ovulo buono ha gambo, anello e lamelle color giallo/oro e solo la volva è bianca.

NB – i funghi volvati nascono tutti avvolti dalla volva ed è necessario tagliarli per vedere il colore delle lamelle del fungo che sta dentro, per non correre il rischio di prendere un’amanita falloide ritenendola un ovulo buono

sabato 2 gennaio 2016

Fungo lamellato, gambo centrale non sfilacciabile

A questo gruppo appartengono sia le Russule che i Lattari. E’ molto importante essere sicuri che il fungo trovato sia una russula o un lattario, che abbia cioè il gambo non sfilacciabile e che si spezzi trasversalmente. L’importanza è dovuta al fatto che in questo gruppo nessun fungo è mortale, anche se alcuni sono tossici, ma facilmente riconoscibili. Tra i funghi invece con il gambo sfilacciabile ve ne sono alcuni molto velenosi, anzi mortali (amanite a lamelle bianche).

Inutile cercare questi funghi nei pascoli e nei prati; crescono solo nei boschi.
La distinzione fra Russule e Lattari è semplice :

- I Lattari, se spezzati, secernono un lattice (bianco o rosa/rosso)
- Le Russule non hanno lattice

Una volta riconosciuto il fungo come Russula, per la commestibilità attenersi a queste regole:
- Russule commestibili : carne non pepata, immutabile al taglio, odore gradevole. Per la commestibilità questi elementi devono essere tutti e tre positivi (odore gradevole + sapore dolce + colore carne immutabile)

- Russule tossiche : carne piccante, annerente al taglio, odore gradevole
NB – basta uno di questi elementi per far scartare il fungo

Esistono più di cinquecento specie di Russule e nessuno le conosce tutte, ma bastano queste semplici regole per poterle mangiare in tutta sicurezza. Bisogna anche dire che quelle tossiche non sono mortali, ma è meglio non mangiarle perché provocano disturbi gastroenterici.
Non mangiare le Russule crude; pochissimi funghi si possono mangiare crudi (ovuli, prataioli ed alcuni porcini)

Alcune russule commestibili : R. virescens, R. aurata, R. vesca, R. mustelina, R. cyanoxanta, R. amoena, R. olivacea ecc.
Alcune russule tossiche: R. emetica, R. queletii, R. foetens, R. nigricans, ecc.

La russula aurata (buona) somiglia molto alla russula emetica (tossica) ma è impossibile confonderle perché la prima ha le lamelle giallo-oro e l’altra le lamelle bianche.
NB – diffidare dei funghi con lamelle bianche: molti funghi velenosi hanno le lamelle bianche. Lo metterò in evidenza tutte le volte che sarà necessario.

Per la commestibilità dei Lattari la regola è ancora più semplice : sono commestibili quelli che hanno il lattice dolce (non pepato).

In genere il lattice rosso è dolce, quello bianco è pepato (con una sola eccezione : il lattice del lattario lignyotus è bianco ma dolce e perciò il fungo è commestibile).
NB – assaggiare con la lingua il lattice non è pericoloso

venerdì 1 gennaio 2016


Funghi lamellati

Questo vastissimo gruppo di funghi, dotati di lamelle sotto il cappello, comprende funghi pregiati, come l’ovulo buono, i prataioli, i chiodini, il fungo S. Giorgio e tanti altri, ma anche funghi molto velenosi come le amanite mortali, il tricholoma pardinum, ecc. ecc.

Ogni cercatore sa riconoscere un fungo lamellato ma per arrivare alla sua completa identificazione deve osservarlo attentamente :
ha il gambo centrale oppure eccentrico?

I funghi lamellati che hanno il gambo eccentrico non sono velenosi, alcuni sono immangiabili perché coriacei e indigesti. Per distinguerli basta osservare le lamelle:

- Margine lamelle seghettato : Lentinus
- Margine lamelle intero, con lamellule : Panus conchatus
- Margine lamelle intero, senza lamellule : Pleurotus e shitake


Sono commestibili i Pleurotus e gli Shitake che si trovano anche nei supermercati. Sono funghi con il cappello a mensola o a conchiglia, con le lamelle molto decorrenti, gambo eccentrico corto e tozzo. I pleurotus sono in genere arboricoli tranne alcuni che sono terricoli come il pleurotus eryngii, detto anche orecchione del cardo, che cresce nei pascoli sui resti del cardoncello (Eryngium). Sono funghi coltivabili e coltivati. Gli altri (Lentinus e Panus conchatus) sono sconsigliabili perché troppo fibrosi e di sapore scadente.

Se il fungo lamellato ha il gambo in posizione centrale bisogna chiedersi :

il gambo è sfilacciabile o non sfilacciabile ?

Il gambo non sfilacciabile non ha le fibre longitudinali e perciò si spezza trasversalmente, contrariamente a quello sfilacciabile che si piega, ma non si spezza trasversalmente.
Questa distinzione è molto importante perché il gambo non sfilacciabile è tipico di Russule e Lattari ; tutti gli altri hanno il gambo sfilacciabile.