lunedì 11 gennaio 2016

i prataioli

Fungo lamellato, gambo centrale sfilacciabile e separabile dal cappello, (lamelle libere), solo anello (senza volva)


A questo gruppo appartengono, come visto, varie specie; le più interessanti sono : psalliota (prataioli), lepiota, limacella, coprinus. Tutte hanno le stesse caratteristiche elencate nel titolo, e comprendono funghi commestibili e funghi tossici. E’ necessario perciò individuare altri elementi per distinguerle tra di loro. Ci aiuta il colore delle lamelle ed il colore delle spore.
Per vedere il colore delle spore riporto dal mio e-book (I Funghi – vademecum del cercatore- Editore : www.youcanprint.it):

“Per osservare il colore delle spore prendere un fungo adulto, tagliare il gambo all’altezza del cappello, mettere due cartoncini, uno nero ed uno bianco, affiancati, su un piano , in un posto non ventilato, adagiare il cappello del fungo capovolto sui due cartoncini in modo che metà del cappello si trovi sul cartoncino nero e l’altra metà sul cartoncino bianco e lasciare indisturbato il fungo per almeno 12 ore. Sollevare delicatamente il cappello dai cartoncini ed osservare il colore della polvere sporica caduta dal fungo”.


Psalliota (prataioli)

Oltre alle caratteristiche riportate nel titolo, questi funghi hanno anche spore bruno-violette e lamelle rosee (che tendono a scurirsi nel fungo adulto).

Non per tradire una mia convinzione (“ è pericoloso identificare un fungo per confronto con una foto”), ma per dimostrarne la fondatezza inserisco due mie foto sui prataioli.



Questa foto mostra un prataiolo nel suo ambiente, ma potrebbe essere un’amanita (mortale). Si suppone che sia un prataiolo ma non v’è certezza.

La foto successiva è una delle rare foto che mettono in evidenza molte caratteristiche fondamentali del prataiolo. Dalla foto si vede che :
- Il fungo è lamellato
- Il gambo è centrale
- Il gambo sembra sfilacciabile (è necessario verificare)
- Il cappello è separabile dal gambo (lamelle libere)
- Sul gambo c’è solo l’anello
- Le lamelle sono rosee
Ovviamente nulla si può dire del colore delle spore : da verificare



Dunque neppure questa foto ci può dare la certezza che quel fungo è un prataiolo. Dopo aver verificato che il gambo è sfilacciabile e che il colore della polvere sporica è bruno-violetto (controllo che si fa solo su qualche esemplare adulto) possiamo finalmente dire che questo fungo è certamente un prataiolo.
Ma possiamo mangiarlo tranquillamente?

Attenzione : molti cercatori ignorano che esistono anche i prataioli velenosi (ma non mortali).
Ve ne sono in particolare due specie :
- psalliota infida : odore di acido fenico anzicchè di farina
- psalliota xanthoderma : odore di acido fenico anzicchè di farina; la carne della base del gambo al taglio diventa subito giallo-cromo

Come si vede è facile riconoscere i prataioli tossici, ma il vero pericolo per chi non conosce bene i prataioli è la possibilità di confonderli con altri funghi veramente velenosi, alcuni mortali. Questo è forse il motivo per cui in molti paesi non raccolgono i prataioli.

Vediamo con quali funghi velenosi possono confondersi i prataioli e quali sono le differenze importanti :
- amanite mortali : hanno la volva, hanno spore e lamelle bianche
- clitocybi bianche : non hanno l’anello, hanno lamelle decorrenti (non libere) ed hanno le spore bianche
- tricholoma velenosi : non hanno l’anello, hanno lamelle attaccate al gambo (non libere) e le spore bianche
- enteloma livido : non hanno l’anello, le lamelle non sono libere
- hebeloma : non hanno l’anello, le lamelle non sono libere, spore rosa
- inocybi velenose : non hanno l’anello, le lamelle sono annesse (non libere), odore di muffa (e non di farina)

NB - come si vede la presenza dell’anello e le lamelle libere sono elementi fondamentali per non correre brutti rischi.


Infine la possibile confusione con due funghi che hanno l’anello, ma non le lamelle libere, non è dannosa perché sono entrambi commestibili :
- pholiota grinzosa (rozites) : anello, spore rossicce, lamelle adnate
- stropharia : anello, lamelle adnate, spore nere

Nel prossimo articolo conosceremo gli altri funghi con anello e lamelle libere.

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